I fiori sulla testa. Ricordando Eugenia Pelanda (1949-2021)

Ho sempre creduto e credo che per essere uno psicoterapeuta sufficientemente buono è necessario andare a bottega.

Gli artigiani che si incontrano lungo il cammino sono molteplici, con competenze diverse e modi di fare differenti.

Oggi (29 luglio 2021) è scomparso uno di loro: Eugenia Pelanda.

Il primo incontro con lei è stato attraverso un libro: “Non lo riconosco più”. Mi ero da poco iscritto all’università e stavo tentando di uscire dalla mia adolescenza e mi domandavo se proprio quella fase della vita prima o poi sarebbe stato il mio ambito di lavoro.

Il secondo incontro è stato poi nel 2010, giovane studente del Minotauro e quindi ormai appassionato di adolescenza, ascoltavo la sua relazione introduttiva al convegno Torinese “Adolescenti e adulti oggi”.

Il terzo incontro,”Psicoterapia breve di Individuazione”, il libro scritto con Senise ed Aliprandi. Tra quelle pagine ho appreso il significato della diagnosi in adolescenza e quindi della lettera ritratto.

Credo che il modo per riconoscere un vero artigiano sia scoprire se, al di là della morte, continuino a nascere fiori dalla sua testa.

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